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Bisognerebbe avere più vite per poter avere tempo e fortuna di leggere tutti i libri che sono a noi predestinati. Parole che le porta il vento. Arrivano da lontano, e se ne vanno lontano.
Il senso, dopo, è quello di uno stordimento.
"Già al liceo era lui a incitare tutti ad andar via da una festa per passare a un'altra, apparentemente più riuscita, con la scusa che i piedi piatti gli facevano male e faceva fatica a stare nello stesso posto per troppo tempo. [...] In autobus e in treno non voleva mai comprare il biglietto di andata e ritorno, nonostante lo sconto, perché gli pareva un impegno eccessivo. Anche con le donne ripeteva sempre la stessa danza: due-tre settimane di entusiasmo torrido, appassionato. Poi una perplessità opprimente, cassatoria, come se dietro le spalle della ragazza con cui stava ballando ce ne fosse un'altra che valeva di più. Con gli anni avevamo sviluppato uno strumento quasi scientifico per prevedere i cambiamenti nella vita di Ofir: nel momento in cui cominciava a parlare di qualcosa o qualcuna con folle entusiasmo, sapevamo che era sul punto di abbandonarlo. O abbandonarla. Sapevamo che le parole belle, grandiose, rappresentavano il suo ultimo tentativo di radicarsi a terra, prima che i piedi piatti lo portassero oltre, ancora avanti." Eshkol Nevo - "La simmetria dei desideri".
Le ciabattine che vi ho mostrato qualche giorno fa, avevano un destino già disegnato, mentre ancora le impastavo. Avevo in mente il panino col Picchiapò.
In questo blog, vi sarete accorti, c'è molta poca carne. Non per scelta ideologica, più per una propensione di gusto: mi piace dedicarmi ad altro. Ma questo piatto ho avuto proprio voglia di rifarlo.
La prima volta che sono stata al mercato di Testaccio, la mia amica Paola mi ha fatto assaggiare questa meraviglia. C'è un botteghino che all'ora di punta ha la fila più lunga di tutto il mercato e vende questi panini squisiti che sono lo street food di Roma per eccellenza.
La prima volta che sono stata al mercato di Testaccio, la mia amica Paola mi ha fatto assaggiare questa meraviglia. C'è un botteghino che all'ora di punta ha la fila più lunga di tutto il mercato e vende questi panini squisiti che sono lo street food di Roma per eccellenza.
Il picchiapò è un piatto cosiddetto di recupero: in tempi diversi da questo, per non mangiare due giorni di seguito lo stesso bollito, ci si reinventava recuperando la carne e cuocendola nel pomodoro. Il risultato è eccezionale: una carne stracotta e quindi morbidissima, che viene valorizzata dal pomodoro fresco e dagli odori, in modo prevalente dall'alloro. Il peperoncino corona il tutto, per chi come me lo ama.
Ho cercato di capire l'origine di questo nome, ma non ci sono notizie certe in rete. Se qualcuno ne sa di più, mi farà piacere sapere :)
Ho cercato di capire l'origine di questo nome, ma non ci sono notizie certe in rete. Se qualcuno ne sa di più, mi farà piacere sapere :)
Ingredienti per circa 6 persone:
Per il bollito
600 g di carne da bollito (io ho usato il muscolo)
1 cipolla
Qualche chiodo di garofano
Sedano
Carota
Per il picchiapò
Il bollito
500 g di pomodori da sugo, spellati e fatti a cubetti
2 cipolle
Rosmarino
Alloro
2 cucchiai di concentrato di pomodoro
Un bicchierino di vino bianco
Olio extra vergine di oliva
Sale
Peperoncino
Procedimento:
- Il giorno prima preparate il bollito: mettete a bollire l'acqua con il sedano, la carota e la cipolla con qualche chiodo di garofano.
- Al momento della bollitura, immergete la carne e fatela cuocere per un paio d'ore.
- Lasciate raffreddare poi la carne all'interno del brodo stesso.
- Il giorno successivo, tagliate il bollito a cubetti oppure a listarelle
- In un tegame mettete olio extra vergine e la cipolla affettata finemente
- Lasciate dorare la cipolla, quindi aggiungete il concentrato di pomodoro e sfumate con il vino.
- Una volta che il vino è evaporato, aggiungete i pomodori a cubetti e gli odori.
- Regolate di sale e peperoncino.
- Lasciate cuocere per dieci minuti, quindi aggiungete la carne e lasciatela cuocere per circa 20 minuti.
- Assaggiate per verificare se sale e peperoncino sono ben calibrati, quindi spegnete.
- Potete gustare il picchiapò al piatto, oppure in un panino.