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Che paura, approcciare a questo pane. Però la voglia di realizzarlo era troppo forte e forse mai mi sarei tirata indietro. Mi spaventano alcune cose, ma poi di fondo, sono una che si butta. Per cui ci ho provato.
Pane di origine sarda, radicato nelle tradizioni contadine dell'isola, chiamato anche "carta da musica" per il suo essere simile ad una pergamena.
Sottile, coroccante, buonissimo nudo e buonissimo anche condito di olio e sale, quando prende il nome di Pane Gattiau.
Io l'ho condito in questa occasione con olio aromatizzato con aglio intero, rosmarino, sale e origano. Crea dipendenza, lo giuro.
Per la preparazione, ho usato la mia pasta madre e un mix di farine di semola di grano duro: metà rimacinata e metà semolone, per ottenere un impasto più grezzo.
Per la cottura, non parliamo di una cosa proprio semplicissima: le palline vanno stese il più sottilmente possibile e poi vanno cotte in forno su pietra refrattaria alla massima temperatura possibile, per permettere alla sfoglia di gonfiarsi come un palloncino, per poi sfornarla e separarla. Occorre un pochino di pazienza e dita resistenti al calore (fate attenzione!), però ragazzi, che meraviglia!
Forse un pelino più corposo rispetto a quello industriale e rispetto a quello formato dalle sapienti mani delle Donne sarde, ma sono contenta di questa mia prima volta.
Testi e ricetta © Michela De Filio
Ingredienti:
500 g di semola rimacinata
500 g di semolone
500 g di acqua
100 g di pasta madre
10 g di sale
Procedimento:
- Create una fontana con le due semole.
- All'interno aggiungete l'acqua e spezzettate il lievito madre.
- Con l'aiuto di una spatola flessibile, sciogliete il lievito.
- Aggiungete il sale e iniziate ad impastare fino a che il composto risulterà omogeneo.
- Preparate un piano con su una coperta di lana, sulla quale appoggerete un panno di cotone bianco.
- Pezzate l'impasto e arrotondate ogni pezzo, ponendolo sul panno di cotone.
- Alla fine della formatura, coprite con panno di cotone, e ancora sopra avvolgete la coperta.
- Lasciate riposare per 5 ore.
- Scaldate il forno con la refrattaria, alla massima temperatura.
- Intanto stendete i panetti con il mattarello: dovranno essere sottili e mantenere una forma circolare.
- Ogni dico di impasto, ponetelo sul panno di cotone, ricoprendolo.
- Via via impilate i vari dischi, sempre separati da cotone.
- Infarinate con la semola una pala di legno e poneteci sopra un disco di impasto.
- Infornate i dischi uno per volta, pochi minuti per dar loro il tempo di gonfiarsi a palloncino.
- Fate questo fino a cuocere tutti i dischi e a mano a mano che li sfornate, separate delicatamente i due veli del palloncino.
- I veli vanno poi tostati per pochi minuti in forno a 180°.
- Potete conservare il pane carasau in sacchetti alimentari.