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Quando sono andata a vivere da sola, nel novembre del 2010 (oddio già tre anni???), per moltissimi mesi sono stata senza tv. Non che ne abbia mai fatto una grande scorpacciata...a casa dei miei per me la tv era per vedere il telegiornale e pochissime altre cose.
Nei mesi senza tv, me ne sono completamente distaccata. Anche quel poco di tv che era nella mia vita, non esisteva più. Come fai a stare senza tv? mi diceva ad occhi spalancati la mia vecchia coinquilina. E i suoi occhi sbarrati erano sinceri...lei veramente non se ne capacitava.
Leggevo, molto. Scrivevo, di più. Ascoltavo musica, costantemente. La tv non mi mancava.
Poi la tv l'ho avuta, ma mi ero disabituata ad accenderla. Non mi veniva naturale.
Nell'ultimo periodo in cui sono stata forzatamente a casa (ancora per poco, grazie al cielo), le giornate sono state lunghe da far passare e la tv l'ho accesa spesso. E' stato così che mi sono ricordata perché mi facesse tanto schifo. Senza mezzi termini, i contenuti sono imbarazzanti, fatta eccezione per poche cose che si contano sulle dita di mezza mano.
Eppure la tv dovrebbe essere una compagnia per chi è obbligato a casa, o per quelle persone anziane per cui magari sarebbe costruttivo vedere qualcosa di bello. Potrebbe, ma non è.
Per cui mi è toccato vedere svariati personaggi di non ben nota provenienza, atteggiarsi ad opinionisti (ma opinioni per chi?), mi è toccato di vedere chiunque dare il proprio giudizio su qualsiasi cosa. Sembra che sia diventato prassi fare i processi in televisione. I salotti televisivi si sono trasformati in aule di tribunale, dove chiunque si arroga il diritto di dire la sua su chi è l'assassino, chi il colpevole, chi ha fatto cosa e perché. Mi è toccato di vedere Brunetta fare le veci dello psiconano...e le faceva benissimo, intendiamoci: arrogante, come lui. Insolente, come lui. I suoi discepoli certo li addestra bene.
Ma quello che davvero non ho accettato è stato il sentire scempiaggini sugli sbarchi di Lampedusa. Nemmeno davanti ai morti riescono a tacere. Per decenza, se non altro. Ché certe volte faremmo bene a praticare il silenzio, tutti.
E mi sono ricordata....di quella notte, diversi anni fa, quando mi fermai a vedere su raitre un programma in cui si parlava di sbarchi. Uno di quei programmi che vanno la notte perché sono scomodi da mostrare alla gente, perché non sia mai che mangi e ti capita di vedere certe scene...di renderti conto, insieme a quelle scene, che siamo la razza peggiore del pianeta.
Sul documentario avevano fatto vedere dei ragazzi africani che non avevano superato la traversata e che si erano spiaggiati sulla riva come balene. Corpi riversi sulla sabbia, poveri cristi crepati insieme al loro sogno....e di quei corpi, uno l'avevano fatto vedere da vicino e quell'immagine ce l'ho stampata davanti agli occhi ancora oggi, impressa come un marchio a fuoco. La cosa scioccante era che quel corpo doveva essere stato a lungo in mare, e l'acqua l'aveva gonfiato e spellato. Della pelle nera non rimaneva quasi più niente, era carne viva esposta al sole.
Però meglio non farle vedere certe scene, meglio non angustiarli 'sti italiani, meglio lasciarli mangiare tranquilli, farli stare sul divano, poi, a riempirgli la testa di grandi fratelli e pubblicità, cheppoi dovranno correre a comprare quel telefonino, quel salto in padella...
Meno male che ancora ci è dato di scegliere in questo.
Che ancora possiamo spingere, a piacimento, quel tasto che tanto amo.
Off.
© Michela De Filio
Ecco una meravigliosa preparazione per accompagnare mousse et similari. Facile, versatile, ottima. Cosa chiederle di più?
Gli streusel sono eccellenti per dare una nota croccante alle nostre preparazioni di pasticceria. In questo dessert per esempio li avevo usati facendone una variante al cioccolato e caffé. Tutti i miei assaggiatori se ne sono innamorati.
Si possono conservare in scatole di latta ben chiuse, naturalmente facendoli prima raffreddare.
Qui in questo post di Pinella potete godere delle varie forme. E come giustamente suggerisce lei, si possono aromatizzare ogni volta in modo diverso: con nocciole, con caffé, con polvere di liquirizia ecc ecc. Non c'è limite alla fantasia!
Ingredienti:
100 gr farina 00
100 gr farina di mandorle
100 gr di zucchero
100 gr di burro
Procedimento:
- Unite le polveri
- Aggiungete il burro ammorbidito in fiocchetti
- Impastate fino a completo assorbimento del burro, poi fermatevi
- Stendete l'impasto su un foglio di carta forno dando la forma di una mattonella
- Lasciate riposare in frigorifero per un'oretta
- Ora con un coltello tagliate tutto a cubetti (o delle forme che avete in mente)
- Infornate a 170° fino a doratura
- Lasciate freddare e conservate in barattolo o in scatola di latta.
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