Sei nata in un freddo giorno di Dicembre. La notte prima non s'è potuto dormire, tanta era la fretta e la voglia di vederti. Ti ho vista per la prima volta attraverso quel vetro e qualche lacrima di felicità mi ha rigato il volto. Avevi un prato di capelli nerissimi in testa, eri piccola ed eri perfetta: eri tu.
Il tuo piccolo viso mi era così familiare: un insieme della storia della mia Famiglia. Inequivocabile. Eri come una mappa, in te erano nascosti percorsi. Cammini. La strada fatta per arrivare fino a te.
Il giorno che sei entrata per la prima volta in casa, eri un fagottino annidato in una coperta. Avevo paura anche a respirare, per timore di importunarti. E da allora nessuna cosa è stata come prima.
Non ho dovuto imparare ad amarti, me l'hai insegnato tu come la più naturale delle cose. Hai portato con te profumo di buono, sorrisi in dono per tutti. Le prime parole, i primi passi, i primi dentini. E quella sera quando per la prima volta mi hai detto "Zia Michela!", con quel piglio che t'appartiene e che tanto ti rende simile a me, ho capito che cos'è l'amore.
Non ci sono amori uguali ad altri e nel cuore di ognuno c'è posto per molto moltissimo amore, ma so dire con certezza che tu sei tra le persone che ho amato più perdutamente nella mia vita.
Che amo.
E che amerò.
Buon compleanno Marta.