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Il Pandorlato di Paoletta... e bilanci di fine anno

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Dice che prima o poi questo anno orrendo finirà....mancano pochi giorni, e io faccio un tifo esagerato. Un anno che si conclude in bellezza, avendomi fatto passare le feste ammalata. Brutta, bruttissima influenza, a corollario di quanto già detto più volte, e cioè che sono arrivata a fine anno troppo stanca e troppo emotivamente provata, per poter anche solo pensare di avere difese buone per proteggermi da questo orrendo virus che gira. 

Ad ogni modo, niente lagne! 

Voglio guardare il bicchiere mezzo pieno, e infatti mentre me ne stavo forzatamente a letto, ho pensato tra me e me..però cavolo, uno ha sempre più a memoria le cose brutte. Tendiamo più facilmente a tenere addosso le sensazioni negative che quelle positive ...non che questa sia una regola, però spesso è così.

Allora sì, di questo anno ci sono state tante cose da buttare, ma anche diverse da salvare. E vorrei ricordarmi di più di queste ultime. 

Cosa butto del 2012?

La delusione provata per una persona che mi ha fatto molto, molto male. 
Le tre operazioni di mio padre
La morte del mio amato Spillo
Le grandi difficoltà dei rapporti umani a lavoro
La fatica raddoppiata, sempre sul lavoro
Gli stronzi di turno
Il viaggio saltato per Berlino

Cosa salvo del 2012?

Il viaggio in Iran, che mi ha cambiato la vita..
e le nuove amicizie preziose che ne sono derivate
Un riconoscimento a lavoro
La nascita del mio blog
Gli amici di sempre che mi sono restati accanto, Chiara e Matteo.
Il sorriso di mia mamma e della mia nipotina
L'arrivo a casa dei miei della nuova cucciola, Gemma (il primo cane di cui ho scelto io il nome e ne vado fiera)

Il numero, come vedete, è pari. Tutto sommato non è andata male :)

A voi tutti, auguro di cuore un felice 2013 :))

Ora passiamo alla ricetta, che ho preso da Paoletta. Le dosi le ho adattate al mio pirottino da 1 Kg (con l'aiuto dello Zio Piero. E' un impasto tostarello da fare, perché fatica ad incordare come dice Paoletta stessa.
Comunque è un esperimento che va fatto! Mi spiace solo di non averne goduto perché già mentre lo fotografavo, stavo male. Ne ha goduto la mia famiglia però :)
Posso dirvi però che una volta lievitato nel pirottino, questo bellissimo impasto era favoloso al tatto: morbido, liscio, gonfio. Commovente!
Vi consiglio, per fare l'operazione, di iniziare il lavoro la sera e terminarlo la mattina successiva.



Ingredienti per uno stampo da 1 kg:

375 gr di farina manitoba
107 gr di latte intero
120 gr di zucchero
145 gr di burro fatto a cubetti
4 uova intere (divise però tra tuorli e albumi)
10,5 gr di lievito di birra fresco
6,5 gr di sale
Zeste grattugiata di 1 arancia (io ho usato un'arancia di casa, voi prediligete arance non trattate, se possibile)
2,5 gr di limoncello
2 cucchiaini di miele d'acacia

Per rifinire

Granella di zucchero
Mandorle con la pelle
Zucchero a velo

Procedimento:
  • iniziate preparandovi tutti gli ingredienti pesati
  • Intiepidite il latte, scioglieteci per bene il lievito. 
  • Mescolatelo nella planetaria con 90 gr di farina e il miele, quindi coprite e lasciate riposare mezz'ora.
  • Unite gli albumi, il resto della farina e iniziate a lavorare con il gancio a foglia a velocità 1.
  • Unite il sale, il limoncello e lentamente aumentiamo la velocità fino a 2. 
  • Lasciate incordare (5 minuti circa)
  • Ora abbassate di mezza posizione la velocità (1.5) e unite un tuorlo. 
  • Lasciate assorbire bene, quindi aggiungete un altro tuorlo con metà dello zucchero
  • Lasciate assorbire sempre bene, quindi aggiungete gli altri due tuorli e l'altra metà dello zucchero.
  • Lasciate lavorare bene almeno 15 minuti
  • Aggiungete la buccia d'arancia
  • A questo punto, va agglomerato il burro, aggiungendo un quadratino alla volta e aspettando tra uno e l'altro che il precedente sia ben assorbito. 
  • Questa operazione dura un bel pò.
  • Alla fine, anche io come Paoletta, ho aggiunto una 15ina di grammi di farina per permettere l'incordatura (l'ho anche spronato a voce, a dire il vero, incitandolo con un "dai, dai!" :D)
  • Ora, mettete l'impasto in una ciotola con coperchio, lasciatelo circa 50 minuti a temperatura ambiente (deve partire la lievitazione) e poi lo trasferite in frigorifero per circa 6/8 ore.
l'impasto, dopo, si presenterà così
  • Quando lo tirate fuori dal frigo, fate all'impasto delle pieghe di tipo 2, e con la parte di chiusura verso il basso, riponetelo nel pirottino di carta, copritelo con la pellicola e lasciatelo lievitare in posto caldo, o nel forno con la lucina accesa. Dovrete controllare spesso il vostro impasto, perché non a tutti ha lievitato nello stesso tempo. Il mio ha impiegato 6 ore esatte (l'impasto deve arrivare a circa 2 dita scarse dal bordo.
  • Battete un albume con una forchetta e poi spennellatelo delicatamente sulla superficie. 
  • Spolverate di granella di zucchero, poi aggiungete delicatamente le mandorle. 
  • Spolverate con zucchero a velo, lasciate assorbire, e poi rispolverate di nuovo.

  • Mettete il vostro pandorlato a cuocere in forno caldo a 190°, sul ripiano più basso.
  • Durante la cottura, coprire con carta argentata la superficie per non farla bruciare. 
  • La mia cottura è durata 40 minuti, contro i 30 di Paoletta. Per questo dovete regolarvi con li vostro forno...il mio ci mette un pò di più! E in ogni caso l'impasto era maggiore ;-)

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