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Channel: Menta e Rosmarino
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La pasta frolla

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Dice che il training autogeno per tornare a lavoro non è servito, ma la musica, quella serve sempre. E oggi per tornare in ufficio ho scelto una musica tosta, senza troppi convenevoli.


Che poi è stata la mia colonna sonora di queste feste natalizie :)

Voi che rapporto avete con la musica? Io a volte penso di averlo piuttosto maniacale, ma in fondo, maniacale che significa? Forse niente..forse sono solo stronzate. 

La musica mi accompagna da tutta la vita. Ne ho sempre ascoltata moltissima, spaziando nei generi, ma la mia anima resta rock. Quando ero piccola, avevo fratelli un bel pò più grandi...per capirci, quando io ne avevo 5 o 6, loro ne avevano 13, 15, 16....e quelli erano anni favolosi, dove i ragazzi ascoltavano tantissima bella musica. Ad ogni modo, la mia top iniziazione alla musica la devo a mio fratello Diego, che di musica ne ha sempre ascoltata più di tutti e di maggiore qualità. Con lui sono cresciuta ascoltando i Pink Floyd, i Genesis e poi Phil Collins da solo, ma anche Freddie Mercury, i Led Zeppelin, i Dire Straits. Potrei continuare a lungo. Ripensando a quegli anni, nella mia mente vedo immagini dai colori sbiaditi, tendenti al giallo, capelli arruffati. Capelli tanti. Le facce stralunate e felici, la musica in ogni istante. Eravamo ragazzini lasciati a crescere nelle campagne romane di provincia, la nostra pelle aveva odore di selvaggio buono. Qualcuno di noi è rimasto inselvatichito ma ha dovuto adattarsi ad un'epoca cambiata, nuova, irriconoscibile. E la musica c'era sempre. Noi eravamo il sempre. Perché tutto doveva venire, tutto doveva ancora accadere, c'era storia ancora da scrivere. Anni dopo, ho provato a racchiuderlo, quel sempre, in queste poche parole:

Il suono delle cicale
che cantano nei 
pomeriggi d'estate.
Caldo afoso, erba gialla 
secca di sole.
Noi piccoli, vestiti di niente, 
a vivere il nostro tempo
che sembra
IMMOBILE ed ETERNO.


"Come on, baby, take a chance with us" 
                                                


Fare la frolla non è difficile, però il fatto che non sia difficile, non significa che si possa prendere sottogamba il procedimento. Ho voluto provare questa suggerita dallo Zio Piero. E ho accettato il suo suggerimento, cioè quello di fare un grande impasto, per poter congelare le dosi e avere sempre la frolla a disposizione. 

Ottima idea, considerando che dobbiamo pasticciare, tanto vale farlo per avere il lavoro pronto per successive volte. Che poi pensandoci bene, torna utilissima per quelle volte che avete voglia di dolce, fatto in casa of course, ma non vi andrebbe di fare l'intero procedimento. O quando vi capitano ospiti all'ultimo minuto, ma non volete rinunciare al dolcetto fatto in casa che rende sempre bella qualsiasi atmosfera. Con la frolla pronta, è un gioco da ragazzi!!

Dunque, con queste dosi vengono 4 frolle per teglie da 26 cm di diametro.

E' una frolla buonissima, pazzesca. Sembra velluto sotto le mani. L'ho assaggiata cruda ed era un incanto: si sentiva quel retrogusto di sale, in contrasto con lo zucchero, ed era incantevole. 

Io ho usato la planetaria, ma chiaro, l'impasto si può fare anche a mano.

Ingredienti per 4 frolle:

900 gr di farina 00
100 gr di fecola di patate
500 gr burro appena morbido
300 gr zucchero a velo (200 se si usa il miele)
200 gr uova intere (oppure 150gr uova e 50gr di miele d’acacia se vogliamo una frolla morbida)
6 gr sale
20 gr di succo di limone
6 gr di lievito istantaneo
Zeste di un limone grande (o 2 piccoli)
Semi di vaniglia (facoltativi)

Avete presente cos'è il profumo di zeste di un limone coltivato a casa?
Ve lo dico io: poesia!

Procedimento:

  • Montate il gancio a foglia nell'impastatrice e pesate tutti gli ingredienti
  • Nella planetaria inserite la farina e il burro morbido a pezzetti.

  • Iniziate a lavorare a velocità 1 e aumentate a poco a poco di una posizione, fino a 4. 
  • Aggiungete lo zucchero a velo, e continuate a mescolare. 
  • Adesso fermatevi e al centro della planetaria, create un foro. 
  • Inseriteci all'interno tutti gli ingredienti rimanenti.
se ingrandite, potete vedere la consistenza della sabbiatura
  • Riavviate l'impastatrice a 1, aumentando piano piano fino a 3. 
  • L'impasto si formerà facilmente e appena formato dovete fermarvi perché non va surriscaldato.
  • Disponete il vostro (meraviglioso) impasto sul piano da lavoro, compattatelo e dividetelo in 4 parti uguali. Io ne ho usato uno fresco e gli altri tre li ho congelati, creando delle mattonelle separate da carta forno.



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