Tutto è nato un giorno, quando parlando di un fattaccio accaduto nel web, lo Zio Piero mi ha mostrato le sue sfogliatelle. A parte che non avrei mai pensato si potessero fare in casa, ma le sfogliatelle ricce restano uno dei miei dolci preferiti. Diciamo che sono nell'olimpo dei miei peccati di gola.
Tanti anni fa frequentavo spesso Napoli, una città per me meravigliosa. Mi ricordo che scesa dalla stazione, mi portavano sempre in un vicolo lì vicino dove c'era un laboratorio artigianale che le produceva. Un laboratorio che non gli avresti dato un soldo, di quelli come piacciono a me: spartano, solo un bancone per servire, e dietro il laboratorio a vista con i banconi di metallo. In quel laboratorio ho mangiato le più buone sfogliatelle della mia vita...mi spiace solo di non ricordare il nome del vicoletto, né il nome del laboratorio.
Insomma, quando le ho viste da Piero mi sono fatta prendere dalla frenesia e ho voluto lanciarmi anche io in questa impresa titanica (ve l'ho già detto che sono peggio di un somaro, no?).
Intanto non vi prenderò in giro: farle non è una passeggiata. Per stendere l'impasto, bisogna essere in due e non ci sono santi. Inoltre, io senza la maestria di mia madre che è brava in queste cose, non avrei mai potuto farcela. Quindi, se non avete mai traccheggiato con una macchinetta per la sfoglia, lassate perde (per citare Piero!) :D
La nostra sfoglia stesa secondo me era perfetta, ma le sfogliatelle no! Credo che sia perché non abbiamo spalmato benissimo lo strutto in fase di arrotolamento, per cui quando sono andata a formare le conchiglie, ho incontrato parecchie difficoltà a dare la forma...ecco perché, a mio avviso, le sfogliatelle non sono venute perfettamente sfogliate.
L'altro errore è stato quello di pensare di fare due rotoli, per fare delle mini sfogliatelle. Io credo che questo sia stato in parte invalidante, perché, soprattutto se si fanno per la prima volta, è meglio fare un unico rotolo e quindi ottenere delle sfogliatelle più grandi (si lavorano meglio, date retta!).
Ad ogni modo, erano buonissime. Il ripieno era eccezionale, con ricotta presa da un produttore locale e i miei canditi home made. Tutta un'altra storia, vi do la mia garanzia.
Ero indecisa se pubblicarle, perché avrei voluto rifarle più belle, ma siccome adesso non me la sento di rilanciarmi in questa impresa, e siccome tutto sommato penso che valga la pena far vedere lo sforzo anche di un prodotto non perfettamente riuscito (che poi mica so' una pasticcera io :D ), ecco a voi le mie sfogliatelle ricce.
Per la sfoglia
700 gr di farina manitoba
260 gr di acqua
25 gr di miele
6,5 gr di sale
150 gr di strutto sciolto (da usare dopo il primo riposo)
Per il ripieno
50 gr di semola rimacinata
175 gr di ricotta (quella buona, mi raccomando)
135 gr di latte
80 gr di zucchero
1 buccia grattugiata di arancia
1/2 cucchiaino di cannella
semi di vaniglia
1 uovo
40 gr di arancia candita (io le mie home made)
Procedimento:
- Iniziate ad unire acqua, farina, sale e miele
- lavorare molto energicamente fino a formare un impasto omogeneo (richiede forza, munitevi di pazienza!)
- Formate una palla e, spalmandovi le mani con dello strutto, massaggiatela con tanto amore
- Copritela poi con della pellicola e mettetela a riposare in frigo per 3 ore.
- Tirata fuori dal frigorifero, posizionate la palla sul piano da lavoro e con l'aiuto del mattarello, iniziate a stendere un pochino l'impasto, dando una forma rettangolare stretta e allungata. Fate bene questo passaggio perché è essenziale affinché
1. la pasta entri bene nella macchinetta
2. la sfoglia non si rompa durante il passaggio nella macchinetta
2. la sfoglia non si rompa durante il passaggio nella macchinetta
- Io ho preparato la macchinetta sul bordo di un tavolo abbastanza lungo. Ho steso un telo di cotone per il lungo e l'ho leggermente infarinato, così come ho infarinato la macchinetta.
- Quando avrete preparato bene la vostra postazione di lavoro, iniziate a passate la sfoglia con la massima apertura della macchinetta. Una persona deve guidare l'ingresso della sfoglia dall'alto, mentre l'altra deve accogliere la sfoglia che esce e girare la manovella.
- Se la sfoglia si rompe o è un pò bislacca, non abbiate paura, la sistemerete piano piano.
- Il primo tiraggio è quello dove dovete cercare di perfezionare il più possibile la sfoglia cercando di darle una forma regolare.
- Andate avanti a tirare un passo per volta, passando attraverso le varie aperture, fino alla più sottile consentita. La sfoglia deve essere sottile e somigliare a morbida carta.
- Potete ripiegare la sfoglia su se stessa, con movimenti delicati e gentili, non dovrebbe attaccare (la mia almeno non ha attaccato).
- Una volta tirata la sfoglia (dovrebbe raggiungere oltre gli 8 metri), mettetevi vicino un piattino o una ciotola con lo strutto sciolto. Io ho usato un piattino così ci potevo poggiare bene le mani aperte sopra.
- Ungetevi quindi le mani e passate su tutta la superficie della sfoglia mentre arrotolate (se siete ancora in due meglio, uno unge e l'altro arrotola.
- Io ho fatto due rotoli, così da ottenere delle sfogliatelle che non fossero giganti, voi fare come è meglio per voi.
- Serrate bene i rotoli nella pellicola e metteteli in frigo per una ventina di ore
Il giorno dopo
- Portare a bollore il latte con i semi di vaniglia
- Fuori dal fuoco aggiungere la semola, piano piano e continuando a mescolare
- Lasciate freddare
- Mescolate poi lo zucchero con la ricotta, la cannella, la buccia d'arancia grattugiata, un uovo e i canditi.
- Unire alla semola.
- Prendete i vostri rotoli dal frigorifero e con una lama molto affilata ricavate dei dischi larghi circa 1 cm
- Schiacciateli poco con i palmi delle mani
- Ora le vostre dita lavorate il centro dei dischi, cercando di spingere il centro verso l'esterno
- Formate così le vostre sfogliatelle in modo che siano pronte per il ripieno
- Riempitele copiosamente senza badare troppo alla chiusura
- Mettete in forno per 5 minuti a 210°
- Poi togliete dal forno, fate riposare 5 minuti e rinfornate per 30 minuti a 180° (o comunque fino a doratura, regolatevi con il vostro forno)