clicca sulle immagini per ingrandirle
E' chiaro che il pensiero da fastidio
anche se chi pensa è muto come un pesce [...]
Il pensiero come l'oceano
non lo puoi bloccare
non lo puoi recintare
| Lucio Dalla - Com'è profondo il mare |
Era un bel po’ che non facevo da me le fette biscottate. Le avevo fatte qui, vi ricordate? Poi un giorno, durante una chiacchierata con i miei amici di Napoli, dove tanto per cambiare si parlava di impasti, mi è venuta in mente l’idea di riprodurre le fette biscottate all’orzo. Le ho fatte un paio di volte, con piccoli aggiustamenti, e oggi vi presento la ricetta.
La lieve presenza di burro dona un gradevole odore, senza appesantire l'insieme.
L'impasto naturalmente si può fare anche in modo diretto, come la mia prima prova che vi inserisco di seguito. Il secondo tentativo invece fatto con un pre impasto fatto la sera, così da poter cuocere il giorno dopo a pranzo (pre impasto fatto con 150 g di farina, 150 g di latte intero e 50 g di pasta madre).
Si può impastare anche a mano.
Per chi volesse usare il lievito di birra, ne può usare 2 g nel pre impasto oppure 6/8 g in impasto diretto.
L'impasto naturalmente si può fare anche in modo diretto, come la mia prima prova che vi inserisco di seguito. Il secondo tentativo invece fatto con un pre impasto fatto la sera, così da poter cuocere il giorno dopo a pranzo (pre impasto fatto con 150 g di farina, 150 g di latte intero e 50 g di pasta madre).
Si può impastare anche a mano.
Per chi volesse usare il lievito di birra, ne può usare 2 g nel pre impasto oppure 6/8 g in impasto diretto.
Ingredienti x 2 stampi 26x11:
600 g di farina 00
200 g di latte intero
160 g di acqua
80 g di lievito madre
60 g di zucchero
30 g di burro
10 g di malto d’orzo
8 g di sale
3 g di orzo solubile
Per pennellare
1 albume
Procedimento:
- Sciogliete il lievito madre in un po’ del latte dell’impasto.
- Nella planetaria inserite tutta la farina, il malto, il lievito sciolto e tutto il latte.
- Iniziate ad impastare a bassa velocità per circa 5 minuti
- Unite alternandoli lo zucchero e l’acqua, fino ad esaurirli.
- Aumentare di poco la velocità e quando l’impasto è incordato, inserire il burro in piccoli pezzi, facendolo assorbire bene.
- Ribaltare un paio di volte l’impasto all’interno della planetaria con l’aiuto di una spatola.
- Aggiungete il sale e lasciatelo assorbire.
- Rovesciate l’impasto su un piano da lavoro leggermente infarinato e fate poche pieghe stretch and fold.
- Dividete l’impasto in due pezzi, uno dei quali poco più grande della metà.
- Il pezzo più grande, arrotondatelo e ponetelo a lievitare in una ciotola coperta bene da pellicola.
- Il pezzo più piccolo, rimettetelo in planetaria con l’orzo solubile e lavoratelo finché l’orzo non sarà distribuito uniformemente.
- Arrotondate anche questo impasto e ponetelo a lievitare come quello più grande.
- A raddoppio avvenuto, su un tavolo leggermente infarinato, stendete con il mattarello tutti e due gli impasti, formando due rettangoli.
- Sovrapponete quello all’orzo su quello bianco, quindi arrotolate per il lato lungo.
- Dividere a metà il cilindro e dividere i due impasti in due stampi da plum cake foderati di carta forno.
- Fate raddoppiare coperti da pellicola, poi pennellateli con albume, quindi cuoceteli in forno statico a 200° fino a cottura (circa 35 minuti).
- Lasciate raffreddare per qualche ora su una gratella, quindi tagliate a fette sottili e tostate in forno a 100° fino a doratura.
E la meravigliosa gelatina di cotogne di mia Mamma :')